TERRITORIO / Ente regionale, Commissione dei trasporti e Lugano Region hanno creato il «Tavolo di governance» L’obiettivo è condividere informazioni e unire le forze per far crescere il distretto – Andando oltre gli steccati comunali

Scambiarsi le proprie visioni sul Luganese e sulle sfide per il suo sviluppo, aggiornarsi sui progetti in cantiere, sfruttare le potenziali sinergie sul territorio e avviare insieme riflessioni per delle nuove attività. Nasce sotto questi auspici il «Tavolo di governance regionale » creato dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese, da Lugano Region e dalla Commissione regionale dei trasporti del Luganese.

Il «nuovo» gremio, come annunciato dai tre organismi tramite una nota congiunta, avràincontri ogni sei mesi, e il primo è avvenuto l’altro ieri. «Si è potuta respirare la volontà di darsi una visione strategica che, attraverso collaborazione e sinergie, possa rafforzare il singolo lavoro dei tre enti» ha commentato, facendo un bilancio del primo incontro, il presidente dell’ERSL Franco Voci.

Sulla stessa frequenza Filippo Lombardi, presidente della CRTL: «Il messaggio da parte nostra è che ci siamo, siamo pronti a collaborare per fare squadra e affrontare insieme le sfide della nostra regione; e lavorando in modo coordinato possiamo rappresentare la voce del Luganese ed essere più efficaci ed efficienti».

Paolo Filippini, presidente dell’ente turistico del Luganese, ha sottolineato come l’ascolto sia «uno dei quattro valori chiave di Lugano Region ».

«Il confronto con i nostri partner – ha aggiunto – è per noi fondamentale, e la creazione del tavolo va proprio in questa direzione: siamo fiduciosi che questa collaborazione rappresenti un passo importante per il Luganese».

Ora viene il difficile

L’idea di unire le forze è stata lanciata dall’Ente regionale di sviluppo e ha una base scientifica: l’analisi intitolata «Linee Guida per una strategia di sviluppo del Luganese» ed effettuata in collaborazione con BAK Economics e Sketchin.

L’obiettivo era dotarsi di «uno strumento concreto per orientare le scelte dell’ERSL e dei Comuni verso un Luganese più inclusivo, più attrattivo e più vivo».

Le direttive quindi sono state messe nero su bianco, il tavolo è stato creato e gli incontri organizzati. Adesso gli attori coinvolti nell’iniziativa dovranno cercare di tradurre tutto ciò in progetti, opportunità e miglioramenti concreti, e di fare in modo che il Luganese agisca come un’entità coesa, non come la semplice somma dei suoi Comuni e dei loro seppur legittimi interessi.

Corriere del Ticino, 27.10.2022