Un po’ più compatto
Non siamo ancora in grado di svelare i dettagli della proposta riguardante la nuova scheda PSIA, ma possiamo dire che l’area aeroportuale sarà un po’ più piccola di quella attuale. «Il perimetro – conferma Lombardi – verrà ridotto. Verrà ceduta al Cantone tutta la striscia che si trova sul lato di Muzzano e in più verrà ridotto l’impatto sui Prati Maggiori». La cessione al Cantone appare logica visto che in quell’area, lungo la pista, il Dipartimento del Territorio intende realizzare la futura circonvallazione. «Per l’area dello scalo ci sarà un ridimensionamento consistente – spiega Lombardi – mentre andremo ad aggiungere un po’ di terreno in altri punti. Permetterà di ottenere una sistemazione moderna e ottimale degli hangar, degli uffici e del terminal». Una pianificazione molto importante visto che rappresenterà la base su cui – una volta completata la privatizzazione dello scalo – gli investitori potranno lavorare. La scheda PSIA attualmente in vigore era stata approvata dal Consiglio federale, nella sua parte concettuale, nell’ormai lontano 2000. Nel frattempo il mondo dell’aviazione è profondamente cambiato. A Lugano forse ancor più che altrove.
Verso una soluzione
Lo scalo è stato penalizzato nel corso degli anni dalla mancanza di un sistema di avvicinamento moderno. Fattore che ha reso meno attrattivo l’aeroporto e contribuito alla fine dei voli di linea. Ma un nuovo sistema di avvicinamento, satellitare, potrebbe presto arrivare. E, come ci ha confermato Lombardi, potrebbe essere pagato dal Cantone. «Il sistema di avvicinamento attuale dovrà essere rimosso quando inizieranno i lavori di realizzazione della Circonvallazione. L’accordo è dunque che sia il Cantone a finanziare il nuovo sistema di avvicinamento, che tra l’altro avrà anche costi inferiori».