L’ambasciatore di Ungheria in Svizzera, S.E. József Czukor e il commissario del governo ungherese responsabile del rinnovamento del modello universitario, dr. István Stumpf, sono stati ricevuti questa mattina a Palazzo Civico dal sindaco Michele Foletti, dal vicesindaco Roberto Badaracco e dai municipali Filippo Lombardi e Tiziano Galeazzi. All’incontro erano presenti Giacomo Ghezzi, console onorario di Ungheria, Czékus Tibor Bálint, vice capo Missione e Zsolt Cseporán, capo di gabinetto. L’incontro odierno nasce dall’interesse espresso dal commissario del governo dr. István Stumpf di approfondire la conoscenza del sistema universitario elvetico. Il sindaco Foletti ha ricordato come la presenza sul territorio di un istituto universitario di eccellenza e multidisciplinare, che punti sulla ricerca, sia fondamentale per dare il necessario apporto di conoscenze e innovazione utili per lo sviluppo e la competitività del tessuto industriale e aziendale. L’Università della Svizzera italiana – con cinque Facoltà e 3’350 studenti provenienti da 99 Paesi diversi – si distingue per il suo carattere internazionale che consente ai propri studenti di formarsi nella diversità culturale e in uno spirito di apertura. La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, con i suoi 4 dipartimenti e le sue tre scuole affiliate, è una delle nove scuole professionali più all’avanguardia in Svizzera. Durante l’incontro è stato toccato anche il tema della guerra in Ucraina. Svizzera e Ungheria sono tra i paesi impegnati ad accogliere le persone in fuga da una terra martoriata dalle bombe che non hanno risparmiato civili inermi. La Città di Lugano si è da subito attivata per sostenere le iniziative di solidarietà promosse dalle associazioni sul territorio e raccogliere la disponibilità di alloggi privati per ospitare i profughi. La delegazione ungherese incontrerà nel corso della giornata alcuni rappresentanti dell’USI e dell’Accademia di architettura. |